La Fede e l'amore
Lui è Davide. Vive a Martina Franca, in Puglia.
Ha 34 anni. Lavora in una multinazionale, è anche uno scrittore. Ha fatto delle analisi di routine e i valori sono risultati sballati. È in attesa di sapere perché. Intanto cerca di tenere a bada l’ansia.
A una festa una ragazza attira la sua attenzione.
Si chiama Rosanna, è bellissima e non lo fila di striscio. Davide non molla, c’è qualcosa nel suo sorriso che gli trasmette la serenità di cui ha bisogno. Le scrive, la invita fuori, la corteggia fino allo sfinimento e finalmente iniziano a uscire.
Davide con Rosanna è felice come non mai, la sua vita sembra aver trovato un equilibrio. Arriva l’esito degli esami: ha la sclerosi multipla.
Riemergono i ricordi dell’infanzia, trascorsa nel timore di ammalarsi, convinto di essere imperfetto e di non meritare nulla.
La paura lo paralizza e ha bisogno di trovare dentro di sé la forza per andare avanti, la sua Fede gli viene in aiuto. In quel momento di sofferenza c’è qualcuno accanto a lui, sa di non essere solo.
La paura non passa del tutto ma ha la sensazione di avere un angelo che lo protegga.
La vita procede, tra paura e speranza.
Con Rosanna decide di fare un passo importante: prendono casa insieme.
Affrontano il lockdown fianco a fianco, osservando il mare e imparando ad apprezzare le piccole cose che la vita offre, ogni giorno.
Un giorno, mentre sono lì, Davide guarda Rosanna e vede la donna che lo ha aiutato ad affrontare le sue paure. «Con un sorriso emozionato, le chiede: Vuoi sposarmi?»
E dal loro amore è nato il piccolo Nicolò. Era il 17 dicembre del 2023 e non ci poteva essere regalo di Natale più bello.
Oggi Davide ha 40 anni e la sua vita è cambiata in modi inaspettati. Ogni mattina prende la sua terapia ed affronta la sua giornata cercando di fare il meglio che può per Rosanna e il piccolo Nicolò.
Ha imparato a convivere con lo stato di allerta cronica, quella sensazione perenne che qualcosa possa accadere, che la sua sclerosi multipla possa mutare e trasformarsi in una forma progressiva per cui oggi non ci sono ancora terapie efficaci.
Ma crede nella ricerca perché sa che è l’unica che può regalargli la speranza di continuare quella meravigliosa avventura quotidiana che si chiama vita.
“Sono Davide e, come avete capito, convivo con una forma di sclerosi multipla recidivante remittente. Grazie ai traguardi della ricerca scientifica, oggi riesco a tenere la mia malattia sotto controllo, ma c'è una realtà che non possiamo ignorare: per il 65% delle persone come me, la sclerosi multipla evolve. E quando la malattia diventa progressiva non ci sono più terapie efficaci.
I miei amici di AISM mi hanno spiegato che la ricerca scientifica sta lavorando su nuove soluzioni per “intercettare” l’evoluzione della malattia ed intervenire fin da subito, prima che la malattia si manifesti e possa portare ad un peggioramento della qualità della vita. Tra queste ricerche ce n’è una in particolare che ha colpito molto la mia attenzione. Si tratta della ricerca della Prof.ssa Absinta sulla sperimentazione di farmaci su modelli (che io ho ribattezzato “mini-cervelli”) creati da cellule staminali di persone come me. Guarda il video qui a fianco per saperne di più!”
La fede e la speranza nella ricerca hanno dato la forza e la certezza a Davide di poter affrontare il passato e il presente, ma il domani è incerto per lui e per questo la ricerca non si deve fermare!
Questo Natale, regala a Davide e a tutte le persone come lui, un futuro concreto.